La Grafologia forense è un settore della Grafologia atto a supportare la Giustizia in accertamenti su documenti e manoscritti.
Spesso vi sono dei fraintendimenti tra i termini “Grafologia Forense”; “Grafologia Giudiziaria” e “Grafologia Peritale”, v’è da dire che se non per la questione strettamente semantica i termini si equivalgono.
Gli ambiti in cui il Grafologo Forense può intervenire sono molteplici e possono richiedere differenti tecniche o strumentazioni. Può intervenire per l’analisi di firme per stabilirne l’autore; per l’analisi di testamenti; o anche per comprendere se un dato documento è stato alterato.
Il metodo Grafologico amalgama un vero e proprio insieme di conoscenze e tecniche applicabili ai periti. Per questo – e per altri motivi di ordine differente – che si è passati ad un sempre maggiore riconoscimento dell’utilizzo della Grafologia Forense nei Tribunali. Oggi questo metodo è considerato il più affidabile nell’ambito dell’analisi e la comparazione delle scritture.
Una sentenza della Cassazione del 29 dicembre 1959 afferma che “una perizia grafica prevalentemente basata sul metodo dell’interpretazione calligrafica è generalmente insufficiente senza il contributo di una attenta interpretazione grafologica a dirimere il pericolo di errore nel responso offerto al magistrato.”
È dunque di necessaria importanza non affidarsi più a metodologie desuete, ma alla Grafologia Forense.