Nell’ambito della grafologia forense, non di rado, capita di imbattersi nella valutazione di firma, modifica della data o della cifra o addirittura alla vera e propria contraffazione di un assegno. Per questo le analisi che vanno effettuate sugli assegni sono plurime e di differente natura, nonché richiamino anche differenti strumenti che il grafologo deve necessariamente possedere.
Il Grafologo una volta fatte le dovute valutazioni, a seconda del caso specifico, potrà, se necessario, avvalersi di un collega che lo aiuti a valutare le alterazioni della carta, la filigrana o altre tipologie di problemi che devono essere vagliate da –ad esempio- un Perito Chimico. Quindi risulta di necessaria importanza anche la collaborazione con specialisti di differente natura se si vuole avere una visione veritiera a 360 gradi.
Potremmo dire che principalmente bisogna tenere in considerazione quattro elementi che ritroviamo negli assegni:
- il luogo (il comune) nel quale state emettendo l’assegno;
- la data di emissione; l’importo in cifre e in lettere, sempre con due decimali anche se di importo pari a zero;
- il nome del beneficiario che indica la persona o la società a favore della quale viene disposto l’ordine di pagamento;
- la firma, che è l’atto di sottoscrizione dell’ordine di pagamento.
Una volta vagliati questi elementi possiamo pensare di controllare anche la carta, la filigrana e tutto ciò che è però di competenza altra.